lunedì 8 giugno 2015


Tra gli interventi avremo il piacere di ospitare
Loretta Duria, che ha da poco pubblicato il suo nuovo libro in materia di metalli pesanti.
Nata a Tricesimo (UD), dal 1978 Terapista della Riabilitazione-FT, si è perfezinata in Terapia Manuale, Kinesiologia Applicata e in Posturologia Clinica inerenti l'età pediatrica.
Dal 1998 è libero professionista a Trieste e Montebelluna (TV) e si occupa di problematiche muscolo scheletriche e plagiocefaliche, collegate a disfunzioni nella postura in generale.
Ha studiato Auricoloterapia col Prof. Fabio Scoppa e il Dr. Bernard Leclerc nel 2009.

Nel 2012 consegue cum laude il Master in Naturopatia a La Sapienza di Roma e nel 2014 il diploma di Flower Theerapist (CNM Italia).
Loretta è convinta che un operatore debba conoscere diverse tecniche, scegliendo di volta in volta quella più appropriata per il paziente.

"Parlare di elementi inquinanti diffusi nell'ambiente, del loro ingresso nel sistema idrico ed atmosferico e conseguentemente della loro sintesi nel sistema alimentare, che si ripercuote poi sull'essere umano, suscita preoccupazione. L'acqua e gli alimenti di cui ci nutriamo contengono infatti quantità rilevanti di sostanze tossiche per l'organismo: di tale aspetto è ormai necessario prenderne atto"

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Intossicazione da metalli pesanti: perchè?

Evidenze scientifiche delle ripercussioni negative sulla salute umana si accompagnano a dichiarazioni di emergenza ambientale e sanitaria.

I metalli pesanti sono attorno e dentro di noi. Si tratta di elementi chimici nel loro insieme indispensabili: presenti nell’aria, nell’acqua, in terra e nel cibo, l’industria e il commercio li impiega nei modi più svariati ma ad alte concentrazioni possono costituire un pericolo per la vita.

L’organismo umano è complesso e le patologie che lo affliggono sono un risultato di cause talvolta incerte. L’intossicazione da metalli pesanti che ruolo sta assumendo? Disinformazione, truffe, speculazioni, lobby, danni alla salute e al nostro pianeta.

Giochi per bambini, otturazioni, protesi, fonderie, scie chimiche, imballaggio alimentare, pescherie, prodotti per la bellezza e la salute, combustibili, sicurezza sul lavoro, mangimi, trattamenti agricoli, flora e fauna in generale … possiamo stare tranquilli? la parola agli esperti: il 17 settembre dalle ore 17.00 in sala Valduga, Camera di Commercio, Piazza Venerio 8 - UD.

Alcune forme di esposizione

Esistono evidenze scientifiche delle ripercussioni negative sulla salute umana dovute all'alta concentrazione di metalli pesanti ma come se ne viene in contatto?

Dalla Relazione finale del Forum intergovernativo sulla sicurezza chimica tenutosi a Budapest nel settembre 2006 (IFCS - Chemical Safety for Sustainable Development) e consultabile alla pagina http://www.who.int/ifcs/documents/forums/forum5/side_events/en/ un brainstorming e le idee dei partecipanti hanno evidenziato alcune forme di esposizione da metalli pesanti.

Al solo fine esemplificativo, di seguito si estrapola un'elencazione sommaria di possibili forme di esposizione a Mercurio, Piombo e Cadmio

Mercurio -

Cibo, in particolare il pesce; depositi in laghi e rilascio nei corsi d’acqua; processi di combustione e centrali elettriche a carbone; rifiuti; miniere abbandonate; siti contaminati; valanghe; inceneritori; esposizione per lavori professionali; amalgama dentale; cosmetici; vaccinazioni; termometri e altri dispositivi medici.

Piombo -

Benzina; giocattoli e gioielli giocattolo; processi di combustione (incenerimento, cremazione, rifiuti bruciati a cielo aperto); pratiche di smaltimento dei rifiuti; costruzioni di navi; batterie e batterie riciclabili; vernici; imballaggi alimentari; cosmetici; ceramica; acqua; saldature; cartucce per la caccia; plastica; attrezzatura da pesca; pratiche di coltivazione; spezie alimentari non certificate; rimedi e cure della medicina popolare; esposizione nei processi industriali; trasporto aereo; combustione di carburante contenente piombo; combustibile per uso marittimo.

Cadmio -

Emissioni da fonti naturali; miniere; prodotti alimentari dal mare; tabacco per il fumo; giocattoli; rifiuti; batterie non smaltite correttamente; concimi fosfatici; prodotti in materie plastiche utilizzati in cucina e commercializzati senza gli adeguati controlli; piante; celle solari (tellururo di cadmio); combustibili fossili; polveri di strada, da pneumatici in particolare; alcuni tipi di pigmento; incenso; fiumi e falde acquifere; fauna selvatica (crostacei); via aerea; mangimi; alcuni rimedi della medicina popolare.

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