venerdì 18 settembre 2015

Esito del convegno


 
Dal convegno del 17 settembre è emersa l’evidenza che la massiccia concentrazione di metalli pesanti e "metalloidi" nell’organismo umano può costituire un pericolo per la salute di ogni cittadino e consumatore. L’accumulo di queste sostanze avviene lentamente nel tempo con conseguenze che possono variare e si possono manifestare diversamente da individuo a individuo.
La prevenzione costituisce un momento fondamentale poiché una volta che si manifestano i sintomi e sopraggiunge lo stato di malattia, le cure possono essere lunghe o talvolta poco efficaci.
L’intero ecosistema è coinvolto in un processo di accumulo di sostanze tossiche, che si sviluppa in maniera progressiva ai “vertici” della catena alimentare. La rivoluzione industriale, col conseguente aumento dell’impiego e rilascio di sostanze nocive, ha avuto sino ad ora conseguenze tangibili: preservare l’ambiente e il territorio deve costituire una priorità poiché è la prima fondamentale forma di prevenzione per tutti gli animali del pianeta, tra cui l’uomo.
Il settore alimentare, che costituisce oggetto di particolare attenzione anche nell’assorbimento dei metalli pesanti, a livello europeo vede una rigorosa serie di normative a tutela del consumatore. Controllare l’etichetta quando si acquistano prodotti destinati alla cucina, è essenziale e non solo per gli alimenti; tutti gli utensili che si utilizzano possono rivelarsi un potenziale pericolo per la salute. Il marchio di certificazione europea ci fa stare più tranquilli ma oltre a ciò, è necessario impiegare stoviglie, pentole o altri materiali nella maniera più appropriata e seguendo le istruzioni d’uso.
Esistono dei lavori che predispongono all’accumulo di metalli pesanti. Il rispetto delle regole di sicurezza permette di fare prevenzione anche in questo settore ma la semplice esistenza di regole si è a volte rivelata insufficiente.
In alcuni casi la fonte delle sostanze nocive si trova all’interno del nostro organismo. È il caso delle protesi c.d. “metal on metal” e delle otturazioni, di cui la Federconsumatori si è occupata più volte. Lo stato d’intossicazione può manifestare sintomi che variano in ragione delle caratteristiche d’individualità dei diversi soggetti ma una considerazione che deve valere per tutti è che un corretto stile di vita è parte integrante sia della prevenzione che della “cura”.
Con questo primo convegno sul tema si è aperta una serie di problematiche di rilevante spessore che coinvolgono tutti i cittadini. La consapevolezza della presenza di queste sostanze inquinanti dovrebbe farci muovere nell’ottica di un consumo più consapevole e responsabile. Augurandosi che lo sguardo rivolto ad un tema così complesso possa aiutare a migliorare la vita di ogni individuo, un sentito ringraziamento per la disponibilità e la competenza nell’esporre il tema và ai relatori:
Pres. Barbara Puschiasis;
Dott.ssa Loretta Duria;
Dott.ssa Enrica Piani;
Dott.ssa Stefania Marzona;

E al moderatore:
Dott. Sandro Bruno.

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Intossicazione da metalli pesanti: perchè?

Evidenze scientifiche delle ripercussioni negative sulla salute umana si accompagnano a dichiarazioni di emergenza ambientale e sanitaria.

I metalli pesanti sono attorno e dentro di noi. Si tratta di elementi chimici nel loro insieme indispensabili: presenti nell’aria, nell’acqua, in terra e nel cibo, l’industria e il commercio li impiega nei modi più svariati ma ad alte concentrazioni possono costituire un pericolo per la vita.

L’organismo umano è complesso e le patologie che lo affliggono sono un risultato di cause talvolta incerte. L’intossicazione da metalli pesanti che ruolo sta assumendo? Disinformazione, truffe, speculazioni, lobby, danni alla salute e al nostro pianeta.

Giochi per bambini, otturazioni, protesi, fonderie, scie chimiche, imballaggio alimentare, pescherie, prodotti per la bellezza e la salute, combustibili, sicurezza sul lavoro, mangimi, trattamenti agricoli, flora e fauna in generale … possiamo stare tranquilli? la parola agli esperti: il 17 settembre dalle ore 17.00 in sala Valduga, Camera di Commercio, Piazza Venerio 8 - UD.

Alcune forme di esposizione

Esistono evidenze scientifiche delle ripercussioni negative sulla salute umana dovute all'alta concentrazione di metalli pesanti ma come se ne viene in contatto?

Dalla Relazione finale del Forum intergovernativo sulla sicurezza chimica tenutosi a Budapest nel settembre 2006 (IFCS - Chemical Safety for Sustainable Development) e consultabile alla pagina http://www.who.int/ifcs/documents/forums/forum5/side_events/en/ un brainstorming e le idee dei partecipanti hanno evidenziato alcune forme di esposizione da metalli pesanti.

Al solo fine esemplificativo, di seguito si estrapola un'elencazione sommaria di possibili forme di esposizione a Mercurio, Piombo e Cadmio

Mercurio -

Cibo, in particolare il pesce; depositi in laghi e rilascio nei corsi d’acqua; processi di combustione e centrali elettriche a carbone; rifiuti; miniere abbandonate; siti contaminati; valanghe; inceneritori; esposizione per lavori professionali; amalgama dentale; cosmetici; vaccinazioni; termometri e altri dispositivi medici.

Piombo -

Benzina; giocattoli e gioielli giocattolo; processi di combustione (incenerimento, cremazione, rifiuti bruciati a cielo aperto); pratiche di smaltimento dei rifiuti; costruzioni di navi; batterie e batterie riciclabili; vernici; imballaggi alimentari; cosmetici; ceramica; acqua; saldature; cartucce per la caccia; plastica; attrezzatura da pesca; pratiche di coltivazione; spezie alimentari non certificate; rimedi e cure della medicina popolare; esposizione nei processi industriali; trasporto aereo; combustione di carburante contenente piombo; combustibile per uso marittimo.

Cadmio -

Emissioni da fonti naturali; miniere; prodotti alimentari dal mare; tabacco per il fumo; giocattoli; rifiuti; batterie non smaltite correttamente; concimi fosfatici; prodotti in materie plastiche utilizzati in cucina e commercializzati senza gli adeguati controlli; piante; celle solari (tellururo di cadmio); combustibili fossili; polveri di strada, da pneumatici in particolare; alcuni tipi di pigmento; incenso; fiumi e falde acquifere; fauna selvatica (crostacei); via aerea; mangimi; alcuni rimedi della medicina popolare.

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